L'ultima grande lezione di storia di Fernand Braudel la tiene a un mese dalla sua scomparsa, in occasione di un seminario organizzato a Chateauvallon nell'ottobre del 1985. Riuniti attorno a lui per l'occasione, storici e demografi, economisti, antropologi e geografi animano una discussione sui temi che sono stati al centro dell'interesse di Braudel e che per molti studiosi delle generazioni successive hanno rappresentato uno dei primi banchi di prova delle loro attività di ricerca: gli scambi e gli spazi del Mediterraneo, le strutture e le culture del capitalismo, la storia della Francia. Nel corso di tre giornate fitte di interrogativi, di dibattiti, di riflessioni e di ricordi, ancora una volta Fernand Braudel dimostra la sua straordinaria capacità di sintesi, la possibilità e la necessità di tracciare nuove piste interpretative. Di fronte a un pubblico appassionato di studenti e al cospetto di allievi e di colleghi ormai noti a livello internazionale - da Maurice Aymard e Alberto Tenenti, da Théodore Zeldin a Emmanuel Le Roy Ladurie, a Celso Furtado, Immanuel Wellwrstein, Laszlo Makkai e molti altri - Braudel dipana i molti fili della sua storiografia, richiama problemi e metodi, ma soprattutto restituisce una profonda umanità al mestiere di storico.
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