Ho avuto a che fare col “mostro” poche settimane prima che si concludesse la mia esperienza di direttore della Nazione. Ma questo folle assassino era già una vecchia conoscenza. Ne avevo sentito parlare dappertutto: nei salotti bene come nelle osterie. Avevo ascoltato le storie più lugubri e sconvolgenti. Ogni tanto un cronista trafelato mi prendeva in disparte e mi invitava a tenersi pronto: la polizia aveva trovato la traccia buona e teneva l’assassino sotto controllo. Ora nel mirino si trovava un famoso ginecologo, ora si braccava il cliente di una clinica psichiatrica....
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