Al 221B di Baker Street non era insolito alzarsi tardi la mattina, specie se era domenica. Lo era di più per me, scendere da basso e trovare un ospite di cui non ero stata informata, malgrado per Sharon Holmes non fosse un problema ricevere dei clienti anche nel giorno di nostro Signore. Così, quando quel dì entrai nel nostro soggiorno, rimasi un attimo interdetta vedendo la figura di uno sconosciuto in piedi di fronte al camino. Era un uomo insolitamente alto e magro, la sua magrezza era tanto più accentuata da quella statura straordinaria. I capelli neri, ordinati e lucidi di brillantina, sembravano più cupi a confronto con il sobrio abito scuro che indossava. Nel momento in cui si voltò, due acuti occhi grigi mi scrutarono, incastonati in un volto dai lineamenti affilati. Qualcosa, nella sua sagoma, mi era...