L'avvincente resoconto della vita di Alessandro Malaspina, grande navigatore ed esploratore, oltre che illuminista, scienziato e scrittore. Nato a Mulazzo nel 1754, alla carriera ecclesiastica preferisce il mare con la Marina spagnola alla scuola di Cadice. Seguono i primi incarichi militari e tre avventurose missioni nelle Filippine concluse con la prima circumnavigazione della terra di un italiano al comando di una nave. L'osservazione dei diversi aspetti e problemi delle colonie spagnole in America e in Asia gli suggerisce l'idea di una grandiosa spedizione finalizzata all'approfondimento della conoscenza dei domini d'oltremare. Lasciata Cadice nel 1789, vi ritornerà solo nel 1794. Le informazioni, i dati, i campioni raccolti e i rilievi astronomici e topografici eseguiti sono di incalcolabile valore, come le descrizioni di numerosi popoli poco o punto conosciuti. Infine, altrettanto importanti e acute sono le osservazioni di natura politica che portano Malaspina a un'aspra critica del sistema coloniale spagnolo. Inizialmente innalzato agli onori della Corte, sarà poi osteggiato dal primo ministro che lo farà addirittura arrestare. L'ingiusta prigionia durerà dieci anni e gli impedirà di scrivere la relazione del viaggio; unica eccezione saranno le meravigliose carte geografiche pubblicate con l'ordine di non fare alcun riferimento al navigatore. La damnatio memoriae durerà fino alla fine del XIX secolo.