Humanlike è un ottimo esempio di narrativa cyberpunk adatta ai tempi e capace di mostrare com’è cambiato il ruolo delle donne nella fantascienza. Strizzando inconsapevolmente l’occhio a una delle autrici di punta del cyberpunk americano, Pat Cadigan, l’inventrice del tecno-femminismo, questa scrittrice ci porta per mano in un universo iper-tecnologico, cupo, violento nel quale sono la mente e il corpo delle donne a essere protagoniste. Donne assai particolari perché nate dal potere della scienza, esseri artificiali ma capaci di dar prova di possedere intimamente una profonda umanità, decisamente di più di molte persone di carne e sangue che esse incontreranno nel corso del loro cammino.