Alla notizia che un giaguaro nero scorazza in libertà, la spensierata cittadina sudamericana di Ciudad Real è sconvolta dall'emozione. La polizia inizia la caccia alla belva, ma il giaguaro nero è introvabile. Ben presto l'emozione degenera in terrore: Ciudad Real è paralizzata. La belva inafferrabile ha colpito. Di una creatura bella, giovane, piena di vita rimane un corpo straziato, un viso sfigurato su cui l'orrore ha lasciato la sua impronta indelebile. A Ciudad Real, la gente si chiude in casa, mentre la morte sta in agguato e affila gli artigli. Ma la morte è paziente. Aspetta che il terrore torni a placarsi per colpire ancora una volta. A ogni momento, qualcuno dichiara di aver visto un bagliore di occhi verdi nella notte o una forma oscura sgusciare via su zampe vellutate. La polizia intensifica le ricerche, prepara trappole. Nulla. C'è un uomo, però, che non condivide l'opinione generale. Secondo lui, infatti, il giaguaro nero è soltanto l'alibi di un feroce assassino. L'alibi nero è una vicenda di terrore e di morte, scritta dal più amaro, umano e imprevedibile scrittore di romanzi polizieschi: Cornell Woolrich.
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