«La battaglia di Waterloo è un enigma: essa è altrettanto oscura per quelli che la vinsero, quanto per chi la perdette» ha scritto Victor Hugo ne I miserabili (vers. it., Edizioni Paoline), in cui ha lasciato una scintillante descrizione dell'ultima epica battaglia di Napoleone, facendo rivivere le gesta dei suoi protagonisti. Waterloo è una conferma di quanto l'imprevedibile giochi negli eventi bellici. Tutto, infatti, il mattino di quel 18 giugno 1815, lasciava prevedere una nuova brillante vittoria del Corso, ma al calar delle tenebre il suo esercito era in rotta dopo una orrenda carneficina. In questo romanzo, che fa seguito a Il coscritto del 1813 (pubblicato in questa Collana), Giuseppe Bertha, il protagonista, ci narra in veste di testimone gli avvenimenti che agitarono la Francia dalla caduta di Napoleone (1814) al suo tramonto definitivo : la restaurazione della monarchia borbonica, il ritorno dei nobili esiliati che reclamavano i loro diritti soppressi dalla Rivoluzione, la riduzione dell'esercito i cui veterani vennero congedati con metà stipendio... fino al ritorno di Napoleone accolto trionfalmente dai Francesi e al periodo dei «cento giorni».