Michelangelo è figlio di un uomo di Stato, un podestà. Come molti, egli sogna per il proprio figlio un avvenire illustre, e lo intravede nella carriera politica o negli studi letterari, ai quali lo vuole avviare. Ma il ragazzo, dal temperamento sensibile e insieme determinato, non può rinunciare a seguire l’istinto che gli fa cercare nella scultura la realizzazione della propria idea del mondo, liberando dalle rocce le figure che vi vede racchiuse. Il suo talento lo porta lontano: alla corte dei Medici, prima, poi a Roma, presso i Papi. Sempre attraverso aspri contrasti, nell’arco di una vita molto lunga, vedrà comunque compiersi il proprio sogno di ragazzo.