Il romanzo criminale degli anni di piombo: un unico filo rosso che collega tra loro ventun giovani, di destra o comunque considerati tali, tutti caduti nella guerra spietata che insanguinò quel decennio complesso di storia italiana. Mitizzati dai loro camerati, demonizzati dai nemici, dimenticati da tutti gli altri: dal rogo di Primavalle alla morte di Ramelli, le loro storie - tragiche, sorprendenti, emblematiche, sanguinose o drammatiche - vengono sottratte per la prima volta in questo libro alla memoria di una parte per essere restituite alla memoria condivisa di un intero paese, raccontandoci molto anche sul nostro presente attraverso documenti spesso inediti, atti processuali, interviste vecchie e nuove a famigliari, amici e sopravvissuti di quella stagione di odio e violenza.