Il secondo volume della "Storia della letteratura giapponese" di Kato Shuichi si svolge sul filo di due secoli e mezzo, dalla metà del XVI secolo agli albori dell'Ottocento e prende in esame la terza "svolta", che vede l'impatto con l'Occidente, la nascita di un pensiero filosofico autoctono e il sorgere di una cultura popolare, in particolare nella città di Osaka e di Edo. È attraverso la narrativa, il teatro, l'arte grafica e la poesia, che il variopinto mondo di mercanti e artigiani si esprime, trovando, nei quartieri di piacere e nella finzione dei drammi, momenti di oblio alle ferree regole imposte dalla società samuraica.