John Dortmunder, sovrano ideatore di piani criminali, generalmente baciato da una sfortuna intollerabile, questa volta fa un colpetto da solo. Una cosetta facile, in una piccola gioielleria periferica, tanto per tenersi allenato e tirare a casa qualche quattrino. Ma nella gioielleria viene custodito, per ragioni imprevedibili, il Fuoco Bizantino, un rubino grande quanto due noci, dal valore inestimabile, pericoloso quanto una guerra. E infatti è una specie di guerra, quella che si scatenerà per le strade di New York, con tutti che danno la caccia a lui, al ladro triste, che da solo dovrà schivare i colpi della polizia, dell’FBI, di terroristi vari, di turchi, armeni, greci, russi, e anche del mondo della malavita, disturbato dal più grande blitz poliziesco mai organizzato. E Dortmunder corre, corre come un coniglio, su per treni della metropolitana, giù per scale, su per ascensori, giù per gallerie sotterranee. Con quel Fuoco Bizantino che gli brucia nelle tasche. Finché un’idea formidabile gli esplode nella testa. Quale miglior ragione, per il Numero Speciale Oro, del grande ritorno di Donald E. Westlake e dei suoi «ineffabili» personaggi?
Gli utenti del Visitatori non sono autorizzati a commentare questa pubblicazione.