"Non è morto ciò che può giacere in eterno e in remoti eoni anche la morte può morire." Nella sua dimora il morto Cthulhu attende sognando, ma il suo richiamo è incessante, penetra nei sogni, ispira le menti corrotte, distrugge quelle sensibili. Un richiamo sospeso nel tempo e nello spazio che proviene da abissi dimenticati dall'eternità. La sua voce è sempre più violenta, sempre più presente, sempre più reale e si spinge lì, in quei luoghi dove anche la scienza ha deciso di dimenticare.
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