Gherardo Nerucci nell'autunno 1868 inizia a raccogliere, "per passatempo", alcune novelle popolari presso Montale in provincia di Pistoia. Vengono quindi pubblicate nel 1880 a Firenze presso Le Monnier con il titolo di "Sessanta novelle popolari montalesi". Questa raccolta costituì una fonte importante per Italo Calvino, che nel 1956 ne adattò sedici novelle per le Fiabe italiane. Lo scrittore sanremese elogiò lo stile e la lingua del Nerucci, parlando per il montalese di "straordinaria facilità verbale".