Piovarolo, piccolo paese, dove il traffico ferroviario è costituito da un unico treno al giorno, è la sede in cui, nel 1922, Antonio La Quaglia è stato destinato come capostazione. Noia assoluta, un matrimonio senza amore e, per di più, la non "arianità" della moglie che diventa un bel guaio con le leggi razziali. Poi il regime fascista cade, ma il tanto agognato trasferimento La Quaglia non l'avrà mai.
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