Palermo, è un tardo pomeriggio di dicembre. L’avvocato Roberto Corsaro sta per lasciare il suo studio, quando qualcuno scampanella con insistenza alla porta. È un’anziana che, visibilmente agitata, pone al legale un quesito bizzarro: «Se mio figlio mi uccidesse, potrebbe ereditare i miei soldi?». Soddisfatta la sua curiosità, la donna va via e Roberto la vede entrare in un palazzo della stessa strada. Alcuni giorni dopo il portone di quel palazzo è aperto in segno di lutto. Roberto scopre così che la donna è deceduta improvvisamente. E che il suo unico figlio è morto da più di vent’anni. Un mese prima di questi fatti, Fabrizio Corsaro, giornalista e fratello di Roberto, si è occupato del brutale omicidio di una immigrata polacca. Scavando nelle vite delle due donne i fratelli Corsaro si imbatteranno in un’altra morte “invisibile”. E in segreti sepolti da una coltre di silenzio.
Gli utenti del Visitatori non sono autorizzati a commentare questa pubblicazione.