Hisham Matar - Amici di una vita (2024)
Per il giovane Khaled il Regno Unito è il luogo della libertà. Lo pensa sin da quando, nella sua casa di Bengasi, ha ascoltato la voce di un famoso speaker mediorientale leggere, sulle frequenze della Bbc, un racconto dello sconosciuto scrittore Hosam Zowa. Il potere dirompente di quelle parole non sfugge al quattordicenne Khaled, che ne serberà ancora la viva impressione quando, anni dopo, ne conoscerà per caso l'autore e legherà per sempre il proprio destino al suo. Giunto al diploma, Khaled opta per l'Università di Edimburgo; completati gli studi di letteratura e traduzione ritornerà in patria, assicura. «Non farti traviare» lo ammonisce suo padre alla partenza, ma non è alle solite tentazioni dell'adolescenza che si riferisce. A Edimburgo Khaled incontra Mustafa, un altro studente libico, come lui appartenente al ristretto gruppo dei «lettori», seriamente motivati allo studio e per questo tenuti d'occhio dalle «cimici» infiltrate. Con l'ardore e l'incoscienza dei ragazzi, Khaled e Mustafa decidono di partire per Londra e partecipare alla manifestazione anti-Gheddafi organizzata davanti all'ambasciata libica. Ma proprio dalla finestra di quell'ambasciata il 17 di aprile del 1984 parte una raffica che uccide una poliziotta e ferisce altre undici persone. È la fine della vita conosciuta, con i suoi legami, le sue certezze e i suoi progetti, e l'inizio di una nuova vita di vetro: non c'è luogo dove non ci si senta visibili e dunque in pericolo, non c'è momento in cui non si tema di andare in frantumi....
Gli utenti del Visitatori non sono autorizzati a commentare questa pubblicazione.