Roberto Francavilla - Città senza demoni (2024)
Una città, una scrittrice. Nel paese che le ha donato la sua lingua sensuale e meticcia, Clarice Lispector si è imposta sin dal dirompente esordio di Vicino al cuore selvaggio. A Berna, dove approda nel 1946, è prima di tutto la moglie di un diplomatico. Una donna bellissima, enigmatica e colta, che attrae la curiosità di un ambiente elitario ma chiuso. La capitale svizzera è troppo piccola e silenziosa, fredda d’inverno, noiosa in ogni stagione. Una “città senza demoni” mentre la linfa creativa di Clarice si nutre di ciò che è sotterraneo, inconscio, indomabile. Maury, il marito, è spesso in viaggio e lei riesce a stringere un’unica vera amicizia. Solitudine, saudade, tempo in eccesso. E un senso totale di estraneità che lei, bambina scampata all’Europa dei pogrom, profuga ebrea che ha messo radici in Brasile, non aveva mai sperimentato da nessun’altra parte. Raccontare la crisi di un’artista è un compito fascinoso ma difficile. Lo è a maggior conto per questa scrittrice di culto la cui vita intera appare “come un romanzo” – tranne nel periodo bernese.....