Stefano Pistolini - Qual è quello che canta (2024)
1978: l’Italia è nella nube nera del terrorismo, ma i fermenti giovanili sono sempre più inquieti. Anche la musica si muove velocemente: lo strapotere del progressive è insidiato dalle provocazioni del punk e della new wave, musiche “democratiche”, perché basta poco per suonarle e schierarsi “contro i cantautori”, come recita lo slogan. Mentre a Bologna e a Firenze il risveglio creativo è in atto, Roma dorme. La Capitale è un posto complicato in cui vivere, con l’incubo dei controlli della polizia, la militanza politica vissuta come una religione, le droghe ovunque e lo stile di vita frugale degli studenti squattrinati. Silvestro, un ventiduenne cultore dei nuovi suoni, torna da Londra con un’idea: è il momento giusto per mettere in piedi una band e assaporare le stesse esperienze dei coetanei d’Oltremanica. Basterà vivere l’esperienza come una performance estemporanea e trovare i compari giusti.