“Tutte le trappole della Terra” segue da vicino il successo di “L’aia grande” (Gamma 5), e non mancherà di piacere ai fan di Clifford Simak, e anche agli altri. Il personaggio è questa volta un automa, vecchio di seicento anni, che ha troppo visto e ha troppo vissuto per rassegnarsi a perdere tutto alla fine del suo servizio. Così fugge, solo con i suoi ricordi («I miei ricordi sono tutto quello che ho»), alla ricerca del suo destino. Ma qualcosa di straordinario gli accadrà sulla via delle stelle.
Humour, satira aperta, pensose riflessioni, azione frenetica: tutto lo stile di Simak è presente, quello stile apparentemente sciatto, pieno di ripetizioni, di immagini minuziose, pignole, ma ricco di una vitalità sotterranea che ha il sapore delle grandi letture.