Tre sorelle, Maria, Infanta e Caterina, vivono nell’arco di tre estati il passaggio dall’adolescenza alla maturità. La vicenda è un lungo racconto di amori, di trepidanti attese, di amarezze e di illusioni che riverberano sugli indugi della vita. Protagonisti assoluti delle loro storie la solarità del paesaggio greco, la terra rossastra, i negozi di Atene, i disegni in cielo degli uccelli: i suoni di una tenera e bellissima estate della vita. Tre estati fu pubblicato nel 1946 e ottenne subito uno straordinario successo di critica e di pubblico. Stampato poi a Parigi, fu molto amato ed elogiato da Albert Camus, che nel romanzo ritrovava la naturalezza e l’afflizione di una saggezza riemersa dal tempo – come una memoria struggente, ricolma di cose e di volti; un grande affresco esistenziale che solo una prosa sonora e nitidissima, di sicuro sapore classico, sa rendere concreta e vera. Margarita Liberaki ha scritto uno dei libri più suggestivi della letteratura greca del Novecento: dedicato alla giovinezza e al destino su cui si infrange il sorriso amaro degli uomini.
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