Tirare pugni a un sacco, sfogando tutto ciò che ha dentro, è per Byron l’unica maniera di dimenticare. Dimenticare un passato solitario, un presente in cui arranca, un futuro grigio e piatto che gli sta piombando addosso senza freni. Non c’è carriera, per lui, né nobiltà alcuna nel pugilato, bensì una scappatoia, una via per guadagnare il necessario utile a lui e sua nonna per abbandonare la povertà. E sua madre… be’, lei continua ad andare e venire dalla casa del suo “fidanzato” e per Byron è meglio non pensarci. Tutto sembra destinato a rimanere così, quindi, statico e deprimente, fino a quando nella palestra di John non entra Brandon, l’angelo nero, un ex pugile dallo sguardo enigmatico e il sorriso irriverente. Per Byron è il cataclisma, ma non è l’unico a sentirsi trasportato dagli eventi: Brandon rimane folgorato dal ragazzo ancor prima di averlo messo a fuoco. Può l’amore cambiare del tutto le carte in tavola? Possono i vinti diventare vincitori, se ci credono davvero?
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