Veneto. Primi dell’ottocento
Selene, fanciulla dalla bellezza irreale, è il ritratto della madre, spirata dandola alla luce. Suo padre, ritenendola colpevole di quella morte, si rifiuta di vederla fino al compimento del suo diciottesimo anno. A quel punto, ormai folle, convinto che la sua adorata moglie sia tornata, insidia la figlia, proponendole un’intimità incestuosa. Nonostante i tumulti del popolo che si ribella alla dominazione austriaca, Selene è costretta a fuggire, rinunciando a Veniero, un giovane marchese che ama follemente e andando incontro all’ignoto.
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