Gli emissari, pallidi a causa dei mesi di prigionia, vennero condotti davanti al baldacchino del trono di Solimano il Magnifico, Sultano della Turchia ed il più potente monarca dell’era dei potenti monarchi. Sotto la grande volta violacea della camera regale luceva d’oro il trono davanti al quale il mondo tremava. Una gran quantità di gemme d’inestimabile valore erano incastonate sul baldacchino, creando una sorta di aureola che cingeva dall’alto la testa di Solimano. Lo splendore abbagliante del trono era amplificato dalla lucente figura che vi era sopra, imbardata di gioielli, con una piuma sporgente dal bianco turbante indiamantato.