Scuro come la notte, il lupo correva al chiaro di luna come un cacciatore in cerca di preda. Correva per il piacere di farlo e correva da solo attraverso gli alberi maestosi, le ombre color porpora della foresta, la magia della notte.
Il vento che arrivava dal mare faceva fremere i pini e spargeva il loro profumo nell’aria. Piccole creature dagli occhi lucenti si nascondevano a guardare l’agile forma scura che attraversava di corsa lo strato di foschia che aleggiava sopra il sentiero battuto.
Lui sapeva che c’erano, sentiva il loro odore, il rapido pulsare del loro sangue. Ma quella sera non andava a caccia di niente, se non della notte stessa.