In Polonia nel 1670 ai confini di quella che è considerata la porta dell'Europa, si profila minacciosa l'invasione turca, preannunciata dalle scaramucce fra i due opposti schieramenti e dai saccheggi perpetrati dai rozzi e crudeli tartari. Il forte delle truppe polacche - al comando del colonnello Michael - è stanziato nella fortezza di Kamenetch, unitamente a un contingente di soldati di origine turca, i quali hanno rinnovato il loro giuramento alla Polonia, sotto la cui bandiera avevano già valorosamente combattuto. La loro presenza è malvista dai combattenti polacchi, i quali li ritengono infidi, nonostante le loro precedenti prove di lealtà alla causa polacca. Durante una festa tra i militari della guarnigione, Malcovich, capo dei turchi fedeli ai polacchi, viene ingiuriato e accusato di essere immeritevole di fiducia. Il colonnello Michael, che aveva riconosciuto in lui il figlio gay del turco rapito da bambino e il cui vero nome è Asia, prendere decisamente le difese de l'aggredito, che stima come soldato e che conosce personalmente essendo questi assiduo della propria figlia Evka. Asia, profondamente ferito per l'offesa ricevuta, giura di vendicarsi anche perché è innamorato di Bastia, la moglie del colonnello. Incaricato di scortare Evka e la madre in un villaggio al riparo dalla guerra, Asia cerca di approfittare di Basia, ma questa dopo averlo ferito riesce a fuggire dando l'allarme. Il figlio del colonnello Micahel raggiunge il villaggio che Asia ha raso al suolo e si mette all'inseguimento di Malcovich che catturato viene ucciso dopo una dura tortura. Intanto l'esercito turco si è avvicinato a Kamenetch, ma l'eroismo di polacchi ha la meglio sui turchi che battono in ritirata.