Franco Piro - La festa della sfortuna. Giorges Couthon e la Rivoluzione francese (1989)
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«Gli schiavi adorano la fortuna e il potere. Noi onoriamo la Sfortuna, la Sfortuna che l’umanità non può bandire interamente dalla terra, ma che consola, e allevia con rispetto.» Così Robespierre riassumeva, in quello che rimane forse il suo discorso più bello, gli impegni presi dalla Rivoluzione francese con la Dichiarazione dei diritti dell’uomo. Ma con queste parole rendeva anche omaggio a Georges Couthon, l’amico fedelissimo, che gli aveva suggerito, con orgoglioso paradosso, di istituire la Festa della Sfortuna.
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