Karl Popper
La società aperta e i suoi nemici, Volume 2
Hegel e Marx falsi profeti
2014 | EPUB + MOBI + AZW3 | 2.5 MB
"La società aperta e i suoi nemici" è uno dei grandi libri di questo secolo, un classico della democrazia. È una difesa della democrazia dai suoi nemici, nemici quali Platone, Hegel o Marx. Nei confronti di Marx, nonostante parecchi sinceri apprezzamenti (non ultimo quello per cui tornare ad una scienza sociale pre-marxista sarebbe impossibile), Popper è stato forse il più acuto e tenace critico contemporaneo: le sue argomentazioni hanno devastato il materialismo storico e quello dialettico, ed hanno inoltre mostrato che il pensiero marxista (in una larga parte della sua tradizione) è un pensiero che contraddice il canone principale della ricerca scientifica, che è quello di accettare le confutazioni. Molta della tradizione marxista si è configurata, infatti, come una specie di sala operatoria in cui è stata praticata tutta una serie di operazioni di plastica facciale (iniezione di ipotesi ad hoc) alla teoria lacerata dalle confutazioni fattuali. «Per questo - afferma Popper - si potrebbe dire che il marxismo fu una volta scienza, ma una scienza che fu confutata da alcuni fatti che entrarono in conflitto con le sue predizioni (...) tuttavia il marxismo, oggi, non è più scienza; e non lo è poichè ha infranto la regola metodologica per la quale noi dobbiamo accettare la falsificazione, ed ha immunizzato se stesso contro le più clamorose confutazioni delle sue predizioni. Da allora esso può venir descritto solo come non-scienza, come un sogno metafisico, se volete, congiunto con una realtà crudele». Il marxismo, sottolinea Popper, è morto di marxismo.
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