Giochi di parole vecchi e nuovi, per bambini a scuola, per festicciole innocenti, giochi di società più o meno maliziosi, giochi con carta e matita, col vocabolario, giochi letterari sofisticati e demenziali. Storie buffe di gente che gioca, che ha giocato con Dossena per tanti anni nelle sue rubriche di «Linus», «L’Espresso», «Europeo», «La Stampa», «Il Venerdì di Repubblica». Italo Calvino e Primo Levi, Edoardo Sanguineti e Umberto Eco mescolati nella «folla solitaria» degli enigmisti, dei pensionati, delle casalinghe. Sullo sfondo, Dante Alighieri e Toti Scialoja, Arbasino e Folengo, Landolfi e Manganelli, Perec e Carroll. Giochi riscoperti, stravolti, reinventati per il puro gusto di giocare. Giochi non ancora finiti, che attendono da qualsiasi lettore la possibilità di nuove scoperte.