Le modificazioni sopravvenute negli ultimi decenni non hanno eliminato né dissolto la questione meridionale, che resta una delle contraddizioni centrali della società italiana; da essa infatti traggono origine le stesse difficoltà con cui si scontra lo sviluppo economico del paese, l'impossibilità di trovare lavoro e occupazione a livelli moderni ai lavoratori meridionali, lo spreco delle energie intellettuali, il decadimento nell'agricoltura. Ciò rende ancor più chiara l'importanza di questi scritti, in cui Gramsci pone la questione meridionale come problema che investe direttamente le responsabilità e la struttura stessa dello Stato.