La giovane Malla Vilhelmsson sta svolgendo il suo praticantato come giornalista nella sezione locale di una radio svedese, in una sperduta cittadina della Svezia settentrionale. L’ambiente è popolato di personaggi piuttosto particolari e le relazioni – assai complesse – alimentano una tensione crescente che sfocia nell’assassinio di Richard Malmström, quarantacinquenne belloccio e infedele, ucciso, nel bel mezzo della trasmissione che conduce ogni mattina in diretta, con un colpo d’ascia che gli fracassa il cranio. Ecco che da subito si scatena una caccia all’assassino in cui tutti sospettano di tutti: Richard era infatti un uomo supponente e antipatico che non perdeva mai occasione per lanciare le sue frecciate umilianti a chiunque gli capitasse a tiro. L’ispettrice di polizia Ulla-Britt Munter, con il suo modo di fare brusco e deciso, non ha certo un compito facile visto che si trova a gestire “non un solo testimone oculare, ma settantamila maledettissimi testimoni auricolari!”. Tanti sono infatti gli ascoltatori che hanno seguito in diretta il drammatico omicidio di Richard e, a giudicare dalle telefonate che continuano a giungere in commissariato, ciascuno di loro ha una sua versione dei fatti. Nel frattempo, però, Malla cerca di investigare per conto suo, per giungere alla soluzione dell’indagine con un doppio colpo di scena finale che spiazzerà anche il lettore di gialli più scaltro. Katarina Mazetti è un’autrice poliedrica e davvero estrosa e in questo suo primo giallo dimostra di riuscire a conciliare una trama apparentemente drammatica con il suo irrinunciabile humour.
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