Boca Grande è la capitale di un piccolo stato del Sud America, uno di quei paesi da un colpo di stato all'anno dove non cambia mai niente. Un giorno a Boca Grande arriva Charlotte Douglas, una donna nordamericana smarrita e magnetica. Nessuno sa chi sia, cosa cerchi o cosa ci faccia a Boca Grande. A raccontarci la sua storia è Grace Strasser-Mendana, donna fra le più in vista della città, appartenente "a una delle cinque o sei famiglie solvibili del paese": «Lasciò un uomo, ne lasciò un secondo, tornò a viaggiare col primo, lo lasciò morire solo come un cane, perse una figlia a beneficio della "storia", e un'altra a seguito di certe "complicazioni". Poi arrivò a Boca Grande». In Diglielo da parte mia Joan Didion racconta la vita di Charlotte: una donna bella e di classe, ricca e affascinante, che in cuore non ha altro che confusione e vuoto: la vita le ha fatto delle promesse (una famiglia, l'amore, la serenità) ma lei le ha fraintese, ha perso delle persone care, si è trovata sola, e ora è arrivata a Boca Grande per dimenticare, accompagnata solo dal suo fascino. Pagina dopo pagina tocchiamo con mano la tristezza e il vuoto che abitano la sua anima ed è impossibile non riconoscere che sono gli stessi che tanto spesso abitano anche la nostra. Un libro straordinario fatto di corde sottili, che toccano il cuore andando oltre la trama, come musica: come se i drammi esistenziali di Richard Yeats incontrassero il più alto minimalismo di Carver, l'asciuttezza delle parole sposa il fuoco del vuoto e del dolore dei personaggi.
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