Formato: Epub
Pochi dubitavano che Riccardo Pazzaglia, essendo nato mentre calavano i maccheroni non avrebbe scritto un bel libro sulla pasta, verso la quale, anche se prevalentemente a tavola, si sono sempre orientati i suoi interessi; parlare della pasta con il calore, l’affetto, l’allegria di un commensale appetente ma anche colto, che della pasta conosce la storia e la racconta con leggerezza, umorismo ma anche con puntigliosa precisione per ciò che riguarda il grano duro e il pastificio; che della pasta conosce i sapori e li fa quasi sentire. Come è già avvenuto per il caffè, cui ha doverosamente dedicato un altro bel libro, nulla è sfuggito alla sua penna attenta. Qui la pasta è vista da tutti i lati, o meglio, da tutti i sughi e da tutte le cotture.
Si evoca l’alba della prima frittata di maccheroni, facendola derivare dalla pasta usata; si documenta la nascita della pasta mischiata; si informano gli ignari sulla pasta riposata.
Inopinatamente appare Giacomo Leopardi che spreca alcuni dei suoi preziosi endecasillabi per parlar male dei maccheroni, che però gradiva moltissimo. E poi i racconti, come la storia di una bottega di pasta negli anni Trenta o quella di un legionario in Africa e in Spagna, non affamato di gloria ma di pasta.
Come segnalare i link off-line (o altri problemi)?