Coe ripercorre la carriera di "Bogie" dagli esordi teatrali ai grandi film della maturità e lascia emergere la formazione di quel personaggio, di quel cinico sentimentale capace di passare dalle atmosfere oblique del giallo alla commedia, dall'avventura al dramma romantico. Il Bogart di Coe è il portatore di un'umanità, di una virilità, di un modo di essere ai quali scrittori e registi attingono cercando di arrivare al "vero" Bogart. L'autore scava fra immagine cinematografica e biografia, mettendo a fuoco un complesso e ricchissimo gioco di frequentazioni umane, di influenze, quasi a dimostrazione che dietro il protervo individualismo dei suoi personaggi, Bogart è stato un uomo permeabile, sensibile, capace di modellare e farsi modellare.
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