«Sono convinta che la Storia è come un riassunto ben fatto: mette in risalto quanto c'è di più importante, seleziona ciò che ha contato da ciò che è stato insignificante; nella sostanza non mente. La vita invece è il libro intero: contiene tutti i gesti, i pensieri, le occasioni, gli avvenimenti, senza la capacità di metterli in ordine di importanza. E questo è molto pericoloso. » Nelle parole di Miriam - appassionata, indomita protagonista - è racchiuso il senso di questo romanzo: uno scavo nella Storia per recuperare le storie, quelle vive, pulsanti, ricche di dettagli che cambiano il senso di tutto, se li si sa ascoltare. Il dottor Capecchi, bibliotecario e storico a tempo perso, in cerca di una passione che gli accenda la vita, si sta dedicando alla stesura della biografia di Antonio Manca, uno dei più importanti politici italiani della seconda metà del Novecento, un padre della Repubblica. Ormai anziano e accudito da un infermiere, durante uno degli incontri con il suo aspirante biografo Manca pronuncia il nome di Enrico Foà, e le antenne del bibliotecario ne captano l'importanza.
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