In Dove guarda la Sfinge il protagonista Tutmhose, scultore di bellissime statue tra le quali il famoso busto di Nefertiti, racconta di sé descrivendo il tormentato rapporto tra l’uomo e l’arte. Costituisce la scenografia del romanzo, un Egitto reduce da non pochi stravolgimenti: la rivoluzione religiosa promossa da Amenophi IV, volta a favorire l'avvento di un monoteismo che doveva avere in Aton l'unico Dio per tutta l'umanità ed i successivi scontri che videro protagonisti i seguaci del Faraone e i Sacerdoti di Amun, che si adoperavano per la conservazione dell'ideologia politeista. Tutmhose, con la sua incredibile sensibilità, non potrà che essersi confrontato con questi eventi. La sua adesione all'ideologia promossa dal Faraone ha costituito infatti, una scelta cruciale, nella sua vita.
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