Il tema del Robot è uno dei più antichi della fantascienza classica. Coniato da Capek nella sua commedia R.U.R. (Robot Universali di Rossum), il termine definisce una macchina di aspetto umanoide i cui compiti sono quelli di servire l’uomo in tutte quelle funzioni che non siano decisionali.
Il termine e il tema hanno avuto larga fortuna e molti sono stati gli autori di grande prestigio, da Simak a Asimov, da Silverberg a Dick che si sono misurati con esso.
Tuttavia, se dal punto dì vista della tematica del racconto gli sviluppi possibili in chiave di psicologia sono tra i più ricchi, in effetti questo sviluppo si è, di solito, incanalato in un’unica direzione: quella del rapporto tra il Robot e l’uomo, il suo creatore.