Che cosa succede quando moriamo? Cosa accade alla nostra coscienza? Sopravvive alla morte cerebrale? Queste domande si sono imposte impetuosamente a Stéphane Allix nel momento della morte del fratello. Da allora, ha mobilitato tutte le sue capacità e il suo istinto di giornalista per cercare di far luce sugli enigmi della coscienza umana. Attraverso un percorso durato oltre 15 anni, le ricerche mediche e neuroscientifiche esaminate dall’autore, così come gli innumerevoli fenomeni inspiegabili legati alla morte che ha avuto modo di investigare (esperienze di premorte, percezioni extrasensoriali, stati di coma vigile e così via), lo hanno portato a stabilire che la nostra coscienza ha una dimensione spirituale che trascende la mera fisiologia del corpo. È forse ciò che i mistici di tante diverse culture chiamano “anima”? Per approfondire questi spunti così entusiasmanti, Stéphane ha deciso di sperimentare in prima persona questa dimensione attraverso percorsi alternativi e pratiche spirituali millenarie come lo sciamanesimo e la meditazione profonda, e l’uso di sostanze psichedeliche di antichissima tradizione come l’ayahuasca o la psilocibina. Grazie al suo instancabile lavoro di ricerca sul fronte scientifico, unito a un’esplorazione spirituale profondamente toccante, Stéphane Allix è giunto a formarsi l’intima convinzione che la nostra coscienza non si riduce alla nostra attività cerebrale: un potente messaggio di speranza che in queste pagine condivide con tutti i lettori e le lettrici.
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