Ruth, l'io narrante del romanzo, è un mostro di freddezza. Cova da sempre un cupo rancore verso Elizabeth, cugina rimasta orfana a nove mesi e adottata dai suoi genitori, considerata da lei usurpatrice di affetti familiari. Ruth si vota alla sua distruzione: come da bambina le rubava i giocattoli, da grande cerca di ammaliare i suoi uomini. Alla fine capisce però che la distruzione di Elizabeth comporta anche la propria.