Anno 1981. Ci caliamo nell'anima del metereologo russo Alexander Nesterov, partito dalla stazione POLO 21 col compito di scopire cosa sia accaduto all'equipaggio del rompighiaccio sovietico a propulsione nucleare "Vento Del Nord", rimasto incagliato nel 1968 dopo lo speronamento di un iceberg durante l'attraversamento dell'Artide.
Quasi a stento raggiungiamo il bastimento: subiamo un grave incidente incappando nel distaccamento della crosta di ghiaccio su cui stavamo procedendo con la slitta, e troviamo rifugio nella nave, seguendo l'abbaiare dei cani attraverso la tormenta. Già negli ultimi metri abbiamo raccolto delle pagine del diario del capitano, che teniamo in mano senza dover aprire nessun inventario, come capita con ogni oggetto che raccogliamo: un tecnica inclusiva e purtroppo molto sottovalutata, che si sposa perfettamente con la scelta di non abbandonare praticamente mai la nostra soggettiva.
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