La Spezia, 3 giugno 1940. Com’è possibile che l’uomo più buono, rispettato e ammirato della città sia stato ritrovato cadavere sulla riva di un canale che attraversa, come una fogna a cielo aperto, tutto il centro storico? La vittima è stata picchiata, torturata, quasi smembrata da una furia omicida che non trova spiegazione. Il cavalier Carlo Testoni, infatti, rientrato anni prima dall’Argentina dove ha accumulato un’immensa fortuna, è benvoluto da tutti, grazie alla sua immensa generosità verso chiunque abbia bisogno di aiuto. Benefattore, uomo di cultura, ammirato capofamiglia e raffinato giocatore di bridge, l’uomo è anche uno degli esponenti più in vista del PNF cittadino, pur senza avere alcuna carica. Perché, allora, così tanta violenza su un uomo pio, mite, gentile e rispettato perfino dagli oppositori? Mentre l’Italia si avvia a grandi falcate verso l’abisso, De Santis e Russo dovranno sbrogliare una vicenda che, giorno dopo giorno, rivelerà loro aspetti sempre più inquietanti e sorprendenti. I due saranno infatti costretti a muoversi su un terreno irto di ostacoli, imbattendosi in altre morti misteriose e constatando, fin dall’inizio, che niente è come sembra. Tra familiari indifferenti, puttane indulgenti, suore con poca fede, psichiatri ambiziosi, atleti che non si arrendono, innocenti in galera, sovversivi alla riscossa e attori non allineati i due poliziotti riusciranno, alla fine, a capire che le radici del terribile delitto affondano in un passato sconvolgente
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