Una sera di ottobre, a Lungariva. Neri Guerrini, ottantenne imprenditore agricolo di San Quirico d’Orcia, viene ucciso nella villa in cui trascorreva molti mesi all’anno. Il Guerrini, uomo riservatissimo che Gigi Berté conosceva di vista, frequentava poche persone: preferiva trascorrere il suo tempo scrutando il cielo stellato con il telescopio, leggendo e ascoltando musica. Un vicino di casa afferma che la sera dell’omicidio un’evanescente figura avvolta da un velo da sposa si trovava sulla terrazza in compagnia della vittima, ma l’uomo non è in grado di fornire altri particolari per identificarla e la sua testimonianza appare poco credibile a causa della sua passione per l’ufologia e l’esoterismo. Per conoscere meglio la personalità della vittima, Berté si reca nella tenuta in Toscana dove incontra il cognato, i nipoti, un ex maresciallo dei carabinieri che gli fa da guida e due donne che lo frequentavano in gioventù. Viene così a sapere che, cinquant’anni prima, il Guerrini era stato segnato da un trauma che aveva condizionato tutta la sua esistenza. È possibile che una vicenda così lontana nel tempo sia all’origine del delitto? O la causa è invece ben radicata nel presente di Lungariva e nelle frequentazioni di Neri Guerrini? Un’indagine complessa, quella che deve affrontare Berté, anche perché, questa volta, tutte le persone impegnate nella risoluzione del caso, dall’ispettore Francesca Belli al magistrato Irene Graffiani, sembrano avere idee ben precise sulle tracce – tutte diverse – da seguire…
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