Valerio Marra - La nuova maestra (2024)
Frascati, Castelli Romani. Teo è il bambino più malinconico e riservato della classe. Le consorelle dell'asilo paritario Colomba Antonietti lo hanno accolto con affetto, ma lui non gioca e non esce quasi mai a ricreazione. Rimane al suo posto, osserva il mondo con fare stralunato e disegna ossessivamente. Giulia, la nuova maestra, si affeziona subito al piccolo: sente che a legarli è una consonanza, un'intesa speciale. Giorno dopo giorno, tuttavia, i disegni di Teo iniziano a farsi strani, poi inspiegabili, infine inquietanti. Nel frattempo, Giulia comincia ad accusare strani malesseri. Sembra stare sempre peggio: arriva a scuola in ritardo, è smemorata come mai le è accaduto prima e inizia persino ad accusare dolori lancinanti a cui non sa dare spiegazione.
Suggestionata dalla recente perdita di Daniele, l'amato fratello, Giulia si convince che il suo malessere dipenda dall'influsso maligno di una statuetta che conserva a casa, rinvenuta nei pressi del sito archeologico di Tusculum, dove Daniele stava svolgendo un lavoro di ricerca. È un manufatto rarissimo, una raffigurazione in bronzo dell'eroe etrusco Telegono. Quando la statuetta dall'aspetto guerriero e gli occhi di fuoco diventa inspiegabilmente uno dei personaggi ritratti da Teo, Giulia crede di stare impazzendo.
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