Cassandra ha diciannove anni e vive in una clinica per pazienti affetti da disturbi psicologici. Il passato la tormenta, l’ombra degli abusi subiti da adolescente non le permette di sentirsi libera. Cassandra crede di portare sventura, come le ripeteva sempre il padre, anche a causa della morte della madre quando lei è nata. Da allora, la sua esistenza è stata solo un lento espiare un peccato che le hanno cucito addosso. Il peccato di essere viva. Fino a quando non è arrivato lui. E tutto il dolore è diventato polvere.
Tristan è appena uscito di prigione. È un uomo dal passato scomodo, privo di scrupoli e di morale. L’unico suo desiderio è ricominciare a vivere. Ed è disposto a tutto per farlo. Ha fatto del male. Ha minacciato, ucciso, violato. È il pericolo. È la morte. La sua vita è stata una maledetta discesa all’inferno. Fino a quando non è arrivata lei. E tutta la rabbia è diventata cenere.
Lei è fragile, pura, innocente. Lui è cupo, crudele, colpevole. Chi mente?
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