Pubblicata la prima volta più di mezzo secolo addietro, nel 1918, questa celebre monografia cassireriana sulla vita e sul pensiero di Kant può giustamente, per molte e valide ragioni, essere considerata un lavoro classico su un autore che occupa certamente un posto centrale nella storia del pensiero. Anche negli studi dedicati ad altri autori (come Leibniz) o a periodi significativi delta riflessione filosofica (come la filosofia del Rinascimento, la filosofia dell'Illuminismo, il platonismo inglese e la scuola di Cambridge, o, infine, la trattazione del problema della conoscenza nella filosofia moderna e nel pensiero dell'Ottocento), la ricostruzione storica del Cassirer si è sempre valsa di una accuratissima lettura dei testi e di un'attenzione scrupolosa prestata alla loro struttura filologica, al loro dettato concreto; erede, in ciò, della più agguerrita storiografia filosofica di ispirazione positiva, lo studioso tedesco ci ha abituati ad un lavoro storico che si misura con i testi in tutta la loro complessità e che eleva anche la più sottile ricerca filologica: al livello di una compiuta comprensione concettuale; di qui la sua straordinaria capacità di liberarsi dai più immediati luoghi comuni di una storiografia convenzionale e di ristabilire il contatto più diretto ed approfondito con l'opera del pensiero, ricuperata in una sorta di rapporto originario estretnamente. individualizzato e determinato.
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