Latifa è nata nel 1980 a Kabul. Sogna di diventare giornalista, va a scuola, frequenta gli amici, ama leggere e andare al cinema. Latifa ha solo sedici anni, quando i Talebani prendono il potere in Afghanistan. Improvvisamente, tutta la sua vita viene stravolta: il regime le impedisce di studiare, di lavorare, di uscire di casa senza la scorta di un parente maschio. Perfino il suo volto è messo fuori legge, quando il "chadri" diventa l'abito imposto a tutte le donne: quel velo la imprigiona dalla testa ai piedi, trasformandola in un fantasma. Nel 2001 Latifa riesce a fuggire con la sua famiglia in Pakistan, poi finalmente giunge in Francia. Questo libro, scritto in esilio, è lo straordinario resoconto della sua vita, divisa tra l'orrore per le oppressioni subite e l'inestinguibile fiducia nello spirito umano.
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