A partire dagli anni ‘60, un crescente numero di studiosi inizia a considerare la possibilità che le narrazioni lasciateci dagli antichi popoli, catalogate alternativamente come mitologiche o sacre, possano invece costituire il substrato su cui si erige la testimonianza storica di un’alternativa origine dell’essere umano. Attraverso l’analisi di diversi manoscritti, inclusi gli antichi testi ebraici utilizzati come riferimento per le moderne traduzioni della Bibbia, alcuni esperti evidenziano come i racconti della creazione dell’uomo, prodotti da diversi popoli del passato, appaiano legati all’intervento materiale di “esseri corporei” le cui operazioni sono state sempre metaforicamente o teologicamente interpretate.
Le osservazioni che ne derivano non hanno lo scopo di edificare certezze, bensì quello di aprire nuove ipotesi. Di fatto, non è ancora stata formulata un’interpretazione universalmente condivisa in grado di spiegare gli eventi che hanno determinato l’ominazione e gli studi sono sempre stati orientati su come questo processo possa essersi casualmente prodotto. Forse è giunto anche il momento di chiedersi se qualcuno l’abbia prodotto.