Gli hacker non sono soltanto i pirati che rubano in maniera fraudolenta dati o inventano infernali virus che rovinano i computer, ma sono anche coloro che, grazie allo sforzo collettivo e alla condivisione dei propri saperi, costruiscono strumenti tecnologici innovativi. L'etica hacker non concepisce l'orario di lavoro compartimentato secondo gli schemi fordisti (si timbra il cartellino, si fanno 8 ore ed il weekend si passa ad accudire i bambini) ma condivide un'etica di impegno appassionato rispetto all'oggetto del proprio lavoro, senza risparmiarsi e privilegiando i valori di privacy, eguaglianza e scambio dei saperi.