Senza alcuna pretesa di sistematicità, e interessato più a sollevare questioni che a offrire risposte, Guénon volle in questo breve libro far risuonare alcune corde della «dottrina che s’asconde / sotto ’l velame de li versi strani». Dopo aver esaminato le analogie e corrispondenze con gli ordini cavallereschi, il Rosacrucianesimo, l’ermetismo e l’Islam suggerite in passato da studiosi e occultisti, Guénon, fedele al principio secondo cui le somiglianze in realtà dimostrano soltanto «l’unità dottrinale comune a tutte le tradizioni», procede a una geometrica esposizione del simbolismo insito in alcuni temi cruciali della Commedia: i tre mondi, i numeri, il tempo.