Xochitl Gonzalez - Olga muore sognando (2024)
Se c’è una cosa che Olga può affermare con certezza, è di aver fatto tutto da sé. Nata a Brooklyn in una rumorosa famiglia portoricana e presto abbandonata dalla madre che ha preferito darsi all’estremismo politico, si è conquistata un posto in un college esclusivo e oggi, a quarant’anni, è l’elegante wedding planner dei broker di Manhattan. La sua vita pubblica è scintillante, ma a porte chiuse la situazione è molto meno rosea. Olga può orchestrare le storie d’amore dell’élite, ma fatica a trovare la propria; sa trasformare i capricci dei suoi clienti in necessità imprescindibili, ma quando si tratta dei suoi bisogni non azzecca una mossa. Come se non bastasse, insieme alla stagione degli uragani, la madre Blanca si riaffaccia prepotentemente nella sua vita dopo decenni di silenzio. L’unica ancora di salvezza sembra essere l’adorato fratello Prieto: cresciuto come lei dalla nonna, è diventato un popolare membro del Congresso; anche lui, però, sta per essere travolto da una tempesta. Senza più punti di riferimento, alle prese con le sue ambizioni sociali, l’ombra della madre assente, le ingombranti radici portoricane e l’eterno bisogno di essere amata, Olga sarà costretta a fare i conti con i traumi dell’infanzia e a capire, una volta per tutte, chi è davvero.
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